Nicola Martinucci (Taranto, 28 marzo 1941) è un tenore italiano.
Intraprende lo studio del canto con Marcello del Monaco, fratello del celebre Mario Del Monaco. Proseguendo successivamente con la Signora Corti e Ostini.
Nel 1966 vince il concorso indetto dall’Associazione Lirica Concertistica Italiana, grazie al quale debutta ne Il trovatore.
Al Teatro alla Scala di Milano nel 1974 è il Maestro delle cerimonie nella prima di L’amore delle tre melarance diretto da Claudio Abbado con Sergio Tedesco, Enzo Dara ed Alfredo Mariotti e nel 1975 Foresto in Attila (opera) diretto da Giuseppe Patanè con Carlo Zardo e Malcolm in Macbeth (opera) con Piero Cappuccilli, Nicolaj Ghiaurov e Shirley Verrett diretto da Claudio Abbado il 7 dicembre nella serata d’inaugurazione della stagione d’opera.
A Bilbao nel 1977 canta ne Il trovatore con Katia Ricciarelli, Fiorenza Cossotto ed Ivo Vinco ed in Attila con Ruggero Raimondi e Rita Orlandi Malaspina e nel 1979 in Nabucco con Giorgio Zancanaro e Justino Díaz.
Dopo una gavetta di quasi dieci anni, si afferma sul panorama lirico mondiale come nuova voce di tenore eroico, come Radames nell’Aida diretto da Nello Santi con Bruna Baglioni e Ghena Dimitrova nel 1980 in Arena di Verona. Da questo momento in poi sarà presente ogni anno sino al 2006 nella programmazione del Festival lirico areniano in Opere quali Aida, Turandot, Chenier, Tosca (cantata anche al Teatro Filarmonico), Forza del Destino, Cavalleria, Pagliacci (opera).
Ancora alla Scala nel 1982 è Andrea Chénier (opera) diretto da Riccardo Chailly con Angelo Nosotti, nel 1983 Luigi nella prima di Il tabarro diretto da Gianandrea Gavazzeni con Sylvia Sass. Famose le sue inaugurazioni presso il Teatro alla Scala negli anni 1983-1984 con Turandot diretto da Lorin Maazel con la Dimitrova, la Ricciarelli e Rolando Panerai, affermandosi come voce tra i migliori nel ruolo de Il principe ignoto (Calaf), paragonato dalla critica e dal pubblico alle grandi esecuzioni di Lauri Volpi e Corelli. Nel 1984 Oronte ne I Lombardi alla prima crociata con Giorgio Surian, nel 1985 Andrea Chénier nella prima e Radames in Aida alternandosi a Luciano Pavarotti, nel 1992 sostituisce per improvvisa indisposizione Peter Dvorsky come Il Cavaliere Des Grieux nella terza rappresentazione di Manon Lescaut con Gino Quilico e Marco Berti. Numerose le sue presenze presso la Scala come protagonista in opere quali: Andrea Chenier, Tabarro, Lombardi, Tosca, Manon Lescaut, Fanciulla del West, Butterfly, Attila, Adriana Lecouvreur. Di notevole spessore Canio nella prima di Pagliacci alla Scala con la direzione di Riccardo Muti con Nuccia Focile nel 1993. Nel 1995 Dick Johnson nella prima di La fanciulla del West diretto da Giuseppe Sinopoli con Giovanna Casolla, nel 2000 Maurizio in Adriana Lecouvreur (opera) con Ildikó Komlósi e Sonia Prina, nel 2002 F.B. Pinkerton in Madama Butterfly con Carlo Rizzi (direttore d’orchestra) al Teatro degli Arcimboldi, nel 2003 Mario Cavaradossi in Tosca con Daniela Dessy, Carlo Guelfi e Matteo Peirone e nel 2007 un concerto dedicato a Giacomo Puccini con Nino Machaidze.
Al Wiener Staatsoper debutta nel 1982 come Mario Cavaradossi in Tosca diretto da Anton Guadagno con Juan Pons ed Erich Kunz, nel 1983 Manrico ne Il trovatore diretto da Sir Charles Mackerras, nel 1984 Andrea Chénier con Giuseppe Taddei e Calaf in Turandot diretto da Lorin Maazel con Éva Marton e nel 1985 Radames in Aida con Bernd Weikl.
Al San Francisco Opera nel 1982 è Calaf in Turandot diretto da Myung-Whun Chung.
Al Teatro Verdi (Trieste) nel 1983 è Il principe ignoto in Turandot diretto da Daniel Oren ed Andrea Chénier.
Al Gran Teatro La Fenice di Venezia nel 1984 è Radames in Aida diretto da Eliahu Inbal con Ferruccio Furlanetto e Pons, nel 1987 Il principe ignoto (Calaf) in Turandot con la Marton, Roberto Scandiuzzi e Carlo Colombara e nel 1989 Mario Cavaradossi in Tosca diretto da Gianluigi Gelmetti con Giorgio Tadeo.
Al Royal Opera House, Covent Garden di Londra nel 1985 è Dick Johnson ne La fanciulla del West con Mara Zampieri.
Per il Teatro dell’Opera di Roma nel 1986 è Turiddu in Cavalleria rusticana (opera), Salvatore Giuliano (opera) ed Il principe ignoto in Turandot alle Terme di Caracalla, nel 1987 B.F. Pinkerton in Madama Butterfly e Cavaradossi in Tosca a Caracalla con Silvano Carroli, nel 1993 Radames in Aida, nel 1994 Canio in Pagliacci con Cecilia Gasdia e nel 2008 Dick Johnson ne La fanciulla del West.
Ancora a Bilbao nel 1986 canta in Turandot diretto da Bruno Rigacci e Manon Lescaut con la Zampieri, nel 1987 Aida, nel 1989 Andrea Chénier, nel 1996 Norma (opera) con Dolora Zajick.
Al Metropolitan Opera House di New York debutta nel 1988 come Calàf in Turandot con Leona Mitchell, nel 1989 Radames in Aida con Stefania Toczyska, nel 1990 Andrea Chénier diretto da Julius Rudel con Sherrill Milnes e Renato Capecchi, nel 1993 Manrico ne Il trovatore con Vladimir Černov, la Zajick e Charles Anthony Caruso e Dick Johnson ne La fanciulla del West e nel 1995 Canio in Pagliacci con Daniela Dessì e Leo Nucci.
I maggiori teatri del mondo nei quali ha sempre cantato oltre al già citato Teatro alla Scala di Milano e l’Arena di Verona, il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro Comunale di Firenze, il Metropolitan di New York, la Royal Opera House Covent Garden di Londra, la Staatsoper di Vienna, la Opernhaus di Zurigo, la Deutsche Oper di Berlino ecc… Si è inoltre cimentato in opere moderne come Salvatore Giuliano di Lorenzo Ferrero, composto da una sua idea, e la Lupa di Tutino. La sua voce da tenore drammatico, caratterizzata da un colore ampio, brunito e squillante lo ha catalogato tra i migliori tenori al mondo nel repertorio eroico drammatico.
I suoi cavalli di battaglia sono stati Aida e Turandot, mirabili le sue esecuzioni. Si è ritirato dalle scene dopo circa quarantacinque anni di carriera cantando nel 2009 Turandot a Seoul Art Center. Dal 2010 con una voce ancora integra e squillante si dedica all’insegnamento con Master Class in tutto il mondo. Opere in CD e DVD: Aida, Turandot, Tabarro, Manon Lescaut, Trovatore, I Due Foscari, Attila, Simon Boccanegra, Poliuto, Pagliacci ed Otello.